Cappello!
Cappello!
Quando i ricordi svaniscono, le parole si ripetono, si mescolano e si confondono, chiamando “cappello” qualsiasi cosa,
tra barlumi di lucidità e momenti di dove la mente vaghi… non si sa!
Mi indica col dito mentre scatto, sorride sornione!
Nipoti che accudiscono, un sorriso, una buffetto sulla gancia e qualche scherzo per tenerlo al presente.
Anche bere è un valico montano troppo scosceso, tra mente, mano e bocca che non comunicano più.
Un dopo pranzo come tanti, come tanti sono 91 anni.
Le pennica pomeridiana, esclamando “si va aaa lettooo?”.
Tra marchingegni ad aria compressa, coperte e sponde in alluminio.
“Ora dormi nonno!”
Ti guarda mentre esci dalla stanza con fare curioso.